Le matrioske mi sono sempre tanto piaciute. Sono sorridenti, stanno sempre insieme e profumano di legno straniero.
Questa simpatia nei loro confronti mi è rimasta nascosta fino all'anno scorso: una mattina stavo aspettando il mio turno all'ufficio anagrafe e per non sprofondare nel tedio e nella noia, ho acceso il cervello e impugnato una penna e ho cominciato a scrivere un racconto in rima, dal titolo
La matriosca losca
Ecco qua i versi in forma originale, che hanno dato vita a quella che chiamo
La matriosca losca
versione anagrafe
versione anagrafe
Chiaramente non si legge un bel niente e allora si rende necessaria una scrittura chiarificatrice della storiella. Ne ho pronto un abbozzo che attacco qui: